Buongiorno Cari Lettori, oggi la dottoressa Patrizia Gilmozzi parlerà del sonno e della sua importanza per la nostra salute psico-fisica.
La qualità del sonno
La qualità del sonno determina la nostra qualità di vita. Se abbiamo dormito bene la nostra giornata sarà positiva, al contrario ci sentiremo stanchi e nervosi.
Ci sono due tipi di sonno:
- Il sonno rem, il sonno profondo in cui abbiamo una diminuzione dell’attività cerebrale, una diminuzione della frequenza cardiaca, dell’estensione e forza muscolare e una diminuzione della pressione. In questo modo tutto il nostro organismo può riposare. Il sonno rem si verifica durante le prime ore della sera.
- Il sonno non rem, più leggero, che si verifica nelle prime ore del mattino.
Abbiamo due tipi di sonno per permettere al cervello di controllare il corretto funzionamento dell’organismo. Quando siamo svegli ci rendiamo conto se stiamo respirando nel modo giusto, se la frequenza del cuore va bene, ma quando dormiamo non siamo consci di tutto ciò. Per questo motivo ogni 10 minuti circa c’è una fase di microrisveglio, permettendo al cervello di controllare che tutto funzioni nel modo corretto. Nel caso qualcosa non andasse ci sveglieremmo.
Durata, intensità e numero di microrisvegli determinano la nostra qualità del sonno.
La durata del sonno
La durata del sonno per riposare bene non è uguale per tutti. C’è chi ha bisogno di 8 ore, chi di 5 chi di 12. La durata del sonno è determinata da un fattore genetico e dall’età. Gli anziani, ad esempio, dormono meno, mentre i bambini hanno bisogno di dormire molto di più. Gli anziani dormono meno di notte e di più di giorno.
Molte persone hanno bisogno di una piccola dormita durante la giornata. Il riposo diurno però non dovrebbe superare i 20 minuti, perché altrimenti si altererebbe il ritmo sonno-veglia, provocando dei disturbi del sonno.
Oggi è frequente sentir parlare dei disturbi del sonno. Sembrerebbe, infatti, che il 40% della popolazione soffra di insonnia, di cui un 10% in forma cronica.
Tipi di insonnia
Esistono tre tipi di insonnia:
- iniziale, quando si fatica ad addormentarsi;
- centrale, quando il sonno non è continuo e ci si risveglia diverse volte durante la notte;
- terminale, quando il risveglio mattutino avviene troppo presto.
Inoltre l’insonnia viene classificata anche in base alla durata:
- occasionale, quando dura per pochi giorni ed è legata a fattori come malattie, ansia, rumori, temperatura ambientale inadatta, jet lag etc.;
- transitoria, quando il disturbo si prolunga fino a tre settimane;
- cronica, quando il disturbo perdura nel tempo.
Per capire come risolvere questo tipo di disturbo bisogna anche capirne la causa: rumori esterni, malattie, medicinali, problematiche personali, jet lag etc.
Cercate di analizzare la vostra situazione, di classificare la vostra insonnia e di trovare le cause che scatenano questo disturbo. Vi aiuterà a capire quali siano le soluzioni più giuste per voi.
Rimedi naturali
Prima di ricorrere a medicinali provate a bere una tisana prima di coricarvi, mangiate tanta lattuga alla sera in quanto piena di lattucario, un potente sonnifero. Fate un bagno caldo con del tiglio la sera per rilassarvi. Fatevi tisane con la camomilla, il tiglio, la salvia.
Per ulteriori rimedi naturali leggete il nostro articolo sull’insonnia.
Quando l’insonnia è più grave vi dovrete affidare al vostro medico che vi potrà prescrivere medicinali utili a migliorare il vostro sonno, senza doverne diventare dipendenti.
Al giorno d’oggi ci sono dei medici specializzati a riguardo e possono, grazie a nuove tipologie di esami, registrare il vostro sonno. Il medico potrebbe suggerirvi una polisonnografia, un esame indolore e senza controindicazioni che rileva:
- il flusso respiratorio,
- il russamento,
- il battito cardiaco,
- i livelli di ossigeno nel sangue,
- la posizione assunta durante il sonno,
- i movimenti dell’addome e del torace,
- l’attività del sistema nervoso centrale,
- la frequenza cardiaca,
- il movimento delle gambe e degli occhi.
Le persone sovrappeso tendono ad avere delle apnee notturne che possono essere pericolose. Esistono delle macchinette che rilevano le apnee durante il sonno e che aiutano interrompendole.
Per le forme più gravi di insonnia esisto dei farmaci che inducono il sonno, i cosiddetti farmaci ipnoinducenti. Ne esistono di due tipi:
- le benzodiazepine, ansiolitici che tolgono l’ansia e rilassano la muscolatura;
- le non benzodiazepine che lavorano solo sul sonno e che, a bassi dosaggi, possono essere usate anche negli anziani. Questa tipologia ha, però, diversi effetti collaterali.
Quando il nostro organismo smette di produrre la giusta quantità di melatonina, un ormone che regola il ritmo circadiano, si può assumere in compresse. Nelle donne in menopausa la produzione di questo ormone cala notevolmente, provocando dei disturbi del sonno.
Insieme al vostro medico dovrete valutare tutte le possibili cause che scatenano il vostro disturbo.
Speriamo di esservi stati d’aiuto, vi lasciamo alla puntata in radio per informazioni più dettagliate.